giovedì 1 aprile 2010

RIPRENDIAMO IN MANO LE RONDINI

ho letto troppo e ora sono triste.
gli strascichi degli altri stasera me li potevo proprio risparmiare.
mi hai detto che ci vuole tempo.
in realtà mi hai detto un sacco di cose ma non ho voluto dare importanza a nessuna.
e mi sono bastati 5 secondi-lunghissimi-
i tuoi occhi color ambra.
le barriere che negli anni ero infine riuscita a innalzare.
lo sai mi manca.la persona che immagino tu possa essere.
che non sei mai stato.
e mi preoccupo per te.
i tuoi messaggi mi arrivano forti e chiari in una domenica mattina di marzo.
e vorrei che stessi bene,sempre.
ma poi ho avuto paura,e ho deciso di lasciarti andare,anche se tu hai sottolineato che non l'ho deciso io.
cosa cambi poi non si sa,ma se ti rassicura va bene così.
mi avevi incluso tra le tue priorità.
mi avevi scelto.
selezionata tra altre.
mi dicevi ora non puoi capire,ma prima o poi capirai.
ecco il fatto è che come sempre le sensazioni buone mi arrivano in ritardo rispetto agli eventi.
non mi rispondi più.
non mi pensi più.
e poi abbiamo ripreso le nostre strade.
e quanto poco mi piace ferire.
preferisco quasi che le pene vengano inflitte a me.
mi hai scritto sui polsi con la tua penna stilografica la data di scadenza.
ed in effetti siamo scaduti da un po' io e te.
e tutti i libri che ti ho regalato e che non hai mai letto.
quella volta che avevo la febbre e ho passato tutto il pomeriggio sul tuo divano a giocare con videogiochi che non vedevo da almeno 10 anni.
e le foto dei tuoi 15 anni che mi mostravi senza ridere.
la neve che quest'anno si è sciolta tardissimo.
e poi la tua voce.
che non riconosco più.
tra un singhiozzo e l'altro mi dici che va tutto di merda.che mi vuoi bene.
non so che fare,ho paura se pingi anche tu.
e i nostri occhi sotto al cielo di luglio.
con il motorino fracassato e le ginocchia rotte.
ridevamo anche così,ridevamo anche con i graffi sulla faccia,perché era pur sempre estate.
lo sai questa notte non ho dormito.
ho pensato a te così tanto da dimenticare tutto il resto.
il rumore della tua voce che si spezza.
il mio respiro pesante.
poi togliendoti la maglietta sono rimasta stupita.
mi hai detto che stare male è una fase di passaggio per stare meglio.mi hai promesso che non mi mancherai per sempre,ma io non ti ho creduto.

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