hai detto io ho continuato a vivere mentre li dentro tutto si è fermato.
il nostro passato è troppo recente per parlarne con nostalgia,per guardare foto e ricamarci sopra un'altro tempo che non sia piu' il nostro.
i nostri ricordi sono ancora troppo arroganti.pieni di quella presunzione che sa di fare male.
rovinarsi,e pensare di essere migliori.
e poi gli incontri sbagliati.e scusami ma non me lo aspettavo.scusami ma non so cosa dirti.
certo il punto sono io e non sei tu.ma io questo sole di metà pomeriggio non riesco più a godermelo.mi dici che sembro nervosa.non riesco a rilassarmi ed è vero.
è che speravo in un futuro senza te,ecco.
ridurre tutti i miei sentimenti in poche parole che non ti dico nemmeno troppo bene.ma a cosa servirebbe spiegarmi.a cosa.io vulnerabile proprio non lo voglio essere.preferisco non togliermi nemmeno gli occhiali da sole che se non incrocio il tuo sguardo è anche meglio.
e quanto avrei dato tempo fa per trovarmi in questa situazione tu non puoi capirlo.
e sto consumando una quantità sproporzionata di fazzoletti in questi giorni.ma non per asciugarmi le lacrime o cose drammatiche di questo tipo,è che ho questo raffreddore più o meno da tutto l'inverno e sto imparando a conviverci.ed i miei pensieri sono grossomodo 3.e da altrettanti o forse più anni.che dire.speriamo che passi.e che passino.
e poi le tue foto mi sembrano così tristi.mentre mi mostri la tua vita la tua stanza il tuo cane la tua ragazza e perché no la tua nuova macchina.non so c'è quella luce dei brutti film,quella coltre di nebbia attorno a ogni oggetto a cui tu vuoi bene.ma non te lo dico che va bene lo stesso mentre ascoltiamo musica vomitevole davvero ma questo sole di inizio maggio è bello lo stesso e ci mettiamo e ci togliamo le felpe ritmicamente ogni 5 minuti,ad ogni passaggio di nuvola.
e bello lo sei comunque,bello lo sei nonostante tutto.
e poi semplicemente ci alziamo e le nostre sagome rimangono stampate nell'erba.
certo,la tua un po' di più,mi dici ridendo prima di un bacio veloce sulla spalla.
e che dire.novembre ci ha davvero portato via con se.
e meno male.