mercoledì 17 marzo 2010

E POI.BASTA

e poi e poi e poi.e poi basta.
ero più che altro ossessionata dalle mani.dalle linee disegnate sul palmo e dalla larghezza dei polsi.il fatto che fossero spessi mi faceva come sentire al sicuro.le vene disegnate sul punto in cui la pelle è più sottile.erano una serie di cose alle quali non potevo resistere.e poi.e poi.
e poi non so più cosa provare.cosa pensare.
quasi quasi ci rinuncio.
erano qualcosa che non avrei mai smesso di fissare,oppure toccarne la parte ruvida,le dita,fino alla fine,mi piaceva farlo anche al buio.
e adesso?non ho davvero più risposte.neanche una.
ed era una stoffa sintetica mi graffiava la faccia ho dormito senza cuscino e senza pantaloni.ho sporcato la fodera del divano con il nero che avevo attorno agli occhi.pensavo che almeno così ti saresti ricordato di me.che mi veniva da piangere,ad averti di fianco.
era in fondo il disagio di mille notti come quelle,di svegliarmi e voler andare via.se solo tu sapessi.quanto sono triste.seduti sull'erba fissandoci le ginocchia avrei voluto abbracciarti e invece non ho mosso un dito.
tivogliobene.
tanto meglio.
sentirmi umiliata ogni volta che chiudo gli occhi e certe immagini che mi tornano alla mente.
vorrei andare a casa.vorrei andarci veramente.
e mi sono svegliata e ho quasi pensato di avere sognato tutto ma poi invece le prove c'erano e ti sei anche permesso di farmele notare tutte.
con un sole che era più fuoriluogo di qualsiasi altra cosa ho cominciato a camminare e a sentirmi malissimo.
e tu che nel frattempo mi dici vediamoci credo che adesso possa andare.ipotizzi di parlare in modo civile.
non potrebbe fregarmene di meno.
chiamarmi ogni volta dalla cabina telefonica di un paese diverso.tutti i prefissi che non ho mai visto.non puoi stare fermo.io però sono immobile non so se l'hai notato.e poi in montagna c'è ancora la neve.litigare come a 5 anni per chi sta davanti in macchina.
e raccontarsi cose che fino a poco tempo fa nemmeno mi sognavo.
e le sue mani sempre nella mia testa ma non te lo posso dire.mi piacerebbe smettere.mi piacerebbe smettere.accantonare un sacco di cose e di idee.
non è difficile.basta dire che non te ne frega niente.
ed io che ancora cerco di capire se vedermi ti fa piacere.impediscimi di umiliarmi.
sfruttare almeno tutto questo per trarne qualcosa di buono,l'obiettivo da darmi.l'inverno freddo non vedo l ora che arrivi a riassestarmi l'anima.pensavo fosse tutta colpa tua.e invece no.e invece no.