sabato 13 febbraio 2010

ghiacciosulniente

quando non avevi niente da perdere.allora certo.era più facile.ed ora scusami ma stringermi in questo modo,non basta più.quando le stelle erano ancora attaccate al cielo.scusami.davvero.è che non l'ho mai dimenticato.e poi il vento di novembre e l'odore d'erba e le tue mani che mi sembravano enormi mentre mi sentivo bene,mentre provavo a dirtelo,con tutti i miei sorrisi.
scusa ma devo andare via.però tu fai finta che io non ci sia mai stato.il respiro spezzato e l'involontario arrendermi.costretta veramente con le spalle al muro.quella notte d'inverno non la scorderò mai.nevicava e la mia stanza era piena di fumo.ma dove sei?dove cazzo ti permetti di essere?
ma poi non preoccuparti che il tempo passa.sentire parlare di te in modo sfuocato che oggi lo sai compio troppi anni.ma poi dimenticarsi.
che le cose,a non dirsele,si sta meglio.
ignorare,insomma,l'universo.
e poi le tue telefonate in lacrime ad orari che sul mio orologio non esistono neanche.perchè stai male.ed io che mi chiedo cosa ci posso fare.

non lasciarmi da sola,non di nuovo.
che il vento della fine è sempre quello più freddo.
oggi vorrei solo dormire.e lasciarmeli passare tutti sopra.gli eventi.comunque irrilevanti.ti auguro cambiamenti e sconvolgimenti e ho sorriso per un augurio cosi' azzeccato.
nella penombra dei miei pochi pensieri.menomale che ormai è già domani e che fuori è già buio.e non riuscire a spiegarmi cosa sia cambiato.esprimere da anni lo stesso desiderio che evidentemente non si avvera mai.

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